domenica 23 ottobre 2011

I talenti del Premio Gentile da Fabriano


Sabato 15 ottobre presso l’Oratorio della Carità si è svolta la cerimonia di premiazione della quindicesima edizione del Premio Nazionale Gentile da Fabriano. La cerimonia, presentata da Donatella Vici, è stata aperta dalla proiezione del discorso tenuto da Carlo Bo, fondatore del premio, in occasione della sua III edizione. Dopo il saluto del sindaco Roberto Sorci e del vescovo mons. Giancarlo Vecerrica, ha preso la parola il prof. Galliano Crinella, direttore del Premio, ricordando sia Carlo Bo che il prof. Zampetti, membro della giuria sin dalla prima edizione. Sempre la figura di Carlo Bo, centrale in questa edizione che coincide con il suo centenario, è stata ricordata dal discorso della professoressa Nicola Panichi, prima premiata nella sezione giovani del Premio Gentile nel 1997.
E’ stata poi la volta delle premiazioni. Il primo premiato è stato Andrea Molaioli, giovane regista di origine fabrianese che ha ricevuto il premio speciale della Giuria. Molajoli  ha parlato del suo rapporto con Fabriano, ammettendo che la sua frequentazione della città in età infantile ha poi avuto un ruolo determinante nel creare le ambientazioni dei suoi film. Per la sezione “Scienza, ricerca e innovazione” il Premio è stato invece conferito a Giuseppe Novelli, scienziato con una importante carriera di ricerca in campo genetico. Novelli ha esposto la necessità di dare ai giovani ricercatori italiani all’estero la possibilità di fare anche nel nostro paese la vita accademica, presentando in questo modo il progetto ANVUR, a cui collabora, mirato a dare dei premi alle università italiane che si mostreranno più virtuose.
Per la sezione “Vite di italiani” è stato invece premiato Ernesto Olivero, fondatore del Sermig più volte candidato al Nobel per la pace. Olivero ha incantato il pubblico con le sue parole, raccontando l’ incontro con Sandro Pertini, il quale si propose di aiutarlo nella realizzazione del suo sogno, la creazione dell’Arsenale della Pace: “Sono un uomo che pensa che il mondo sia bastardo e lo vuole cambiare”, ha dichiarato. E’ stato poi premiato Vincenzo Consoli, amministratore delegato di “Veneto Banca” per la sezione “Economia, impresa e società”. “Voglio interpretare questo premio come un riconoscimento alle banche del territorio”, ha detto Consoli, ricordando come fare banca in questo particolare momento sia  complicato ma nonostante ciò in Italia esistano banche che sostengono il loro territorio. Ultimo premiato, per la sezione “Carlo Bo per l’arte e la cultura” , il Maestro Ennio Morricone, premio oscar per la carriera e compositore delle più celebri colonne sonore del cinema. Morricone ha ricevuto il premio mostrandosi commosso e ha poi parlato della sua professione, definendola “silenziosa”, ma importantissima per i registi, che utilizzano la musica per portare alla luce un’espressività nascosta: “La musica per il cinema è una musica applicata, ma non bisogna sminuirla per questo. Ricordiamoci anzi che anche la musica dell’800 era musica applicata, richiesta da qualcuno ad un compositore”.
Le cinque premiazioni sono state intervallate dalla voce di Luca Violini, professionista del doppiaggio cinematografico, documentaristico e pubblicitario, il quale si è cimentato nella lettura di poesie di Rebora, Luzi e Montale,  concludendo la cerimonia con la lettura delle parole di Carlo Bo su musica di Ennio Morricone.  Dopo la cerimonia i premiati hanno visitato la mostra fotografica “Carlo Bo al Premio Gentile”, presente nell’atrio dell’Oratorio. Altra mostra legata al premio è quella organizzata in collaborazione con il foto club “Arti visive” e  presente fino al 23 ottobre a palazzo Chiavelli, dedicata ai paesaggio marchigiani del fotografo Giacomo Ilari.
Anche quest’anno dunque sono state omaggiate importanti personalità del panorama italiano, conferendo un premio che, di anno in anno, acquista un valore sempre maggiore, andando così ad impreziosire l’intera città.