martedì 17 gennaio 2012

Comunicato Stampa InArte


Comunicato Stampa/invito

Mostra d’Arte Contemporanea
Località: Roma
Spazio espositivo: SpaziOttagoni
Indirizzo: Via G. Mameli 9
Periodo: 21-29 gennaio
Orario:16.00/20.00
Titolo: Fabriano inArte a Roma
Artisti: Tiziana Bargagnati, Luigi Cioli, 
Luigi Ferretti, Roberta Fratini, Roberta Gagliardini, Fabrizio Maffei, Alessia Marchigiani, 
Anna Massinissa, Massimo Melchiorri, Rosella Passeri, Caterina Prato, Paolo Rinaldi, Simone
 Salimbeni, Claudio Schiavoni, Franco Zingaretti
Organizzazione:   InArte Fabriano
Curatore: Giuseppe Salerno
Patrocini: Comune di Fabriano

Inaugurazione:   sabato 21 gennaio ore 18.00


Quindici autori fabrianesi con trenta opere offrono uno spaccato rappresentativo del fermento artistico che anima la regione Marche.


Perché quindici artisti  la cui comunanza è soltanto nell’appartenenza ad una medesima località si trovano oggi insieme ad esporre altrove?

Perché presentarsi insieme sulla base di antiche geografie in tempi governati dalla globalizzazione che, annullata ogni distanza centro/periferia, ci rende tutti uguali ed allo stesso tempo assolutamente unici? 
Quando a definire l’arte era prevalentemente la tecnica, vi erano le scuole, e gli artisti che vi appartenevano si riconoscevano nel “modo” che contraddistingueva il maestro. Ci si discostava così da altri il cui fare denunciava l’appartenenza a scuole diverse. Si faceva allora squadra seguendo ed alimentando la luce del maestro.
Quando l’arte si orientò prevalentemente alla ricerca, gli artisti si riunirono in correnti dove oggetto di indagini condivise divennero il colore, la forma, la materia, il processo o un’idea. Si faceva allora squadra in nome di comuni obbiettivi ed a sostegno di percorsi omogenei.
Da quando l’arte è prevalentemente pensiero, gli artisti non fanno più squadra e si ritrovano insieme occasionalmente per consacrare ciascuno la propria diversità.
Perché quindici artisti  la cui comunanza è soltanto nell’appartenenza ad una medesima località si trovano oggi insieme ad esporre altrove?

                                                                                                                                                                                          Giuseppe Salerno


lunedì 16 gennaio 2012

Skylive Rock - 60 anni di Rock in 2 ore (di Saverio Spadavecchia)



Fonte: http://musicantis.blogspot.com/2012/01/skylive-rock-60-anni-di-rock-in-2-ore.html

La storia del rock per una sera è passata per Fabriano, accolta dal teatro Gentile per una serata storica e di beneficenza. Gli Skyline ( storica band locale ) e Massimo Salari hanno tenuto una lezione di musica molto particolare, attraversando 60 e più anni di storia del rock sfruttando note e parole in appena due ore di viaggio attraverso il pentagramma. Una radio gigante posta sul palco ha guidato ( inizialmente ) il viaggio del pubblico, diffondendo i primi esempi di quel nuovo suono proveniente dagli States. Fats Domino e Chuck Berry sono stati i primi esempi di questa rivoluzione sonora, facendo vibrare gli strumenti con una forza che nei primi anni cinquanta era inimmaginabile ed anche oggi ascoltare “Johnny B. Goode” suonata dagli Skyline . I Beatles sono stati ( ovviamente ) tra i protagonisti di questa analisi, con le loro tre piccole/grandi rivoluzioni sonore : le orchestrazioni di “Eleonor Rigby”, il sitar psichedelico di “Norwegian Wood” ed il proto-punk di “Helter Skerlter” . Una forza che ancora oggi risulta evidente riascoltando e suonando queste canzoni rivoluzionarie, capaci di legare generazioni diverse nonostante tutti gli anni e le mode passate. Perché l’immagine che affoga il talento crolla e risulta vana quando si ascolta “Hey Jude” accompagnato da un coro di voci bianche. Sono state raccontante storie di grandi band, ma anche storie di uomini fragili nonostante le loro innovazioni, ragazzi come Syd Barrett in grado di “toccare” un nuovo suono ed influenzare generazioni di musicisti, ma troppo fragili per resistere alle pressioni ed alla tentazioni di un mondo nuovo. L’Italia non è stata dimenticata, ricordata e celebrata da Massimo Salari con il suono innovativo e tagliente degli Area, con il concerto grosso dei New Trolls e con una intensa versione live ( sempre ad opera dei 4 Skyline ) di “Impressioni di Settembre” della Premiata Forneria Marconi. Un genere in costante evoluzione, dove le chitarre sono state protagoniste di evoluzioni ed innovazioni, Steve Hackett dei Genesis, Eddie Van Halen dei Van Halen, l’italianissimo e troppo spesso dimenticato Ivan Graziani sono stati pionieri del tapping ( tecnica chitarristica che utilizza la mano ritmica per suonare intervalli molto larghi ) aprendo la strada a generazioni di “Guitar hero”. Non sono stati dimenticati i grandi protagonisti di questi primi anni 2000 con Muse e Radiohead anni avanti al resto della “truppa” ancora affannata nel copiare le idee di queste due band inglesi. 60 anni di storia, fatta di Re Cremisi, giganti gentili e teatri del sogno che regalano emozioni e non chiedono niente in cambio, se non il tempo di ascoltare. Un lusso che oggi non sempre siamo in grado di permetterci, troppo persi dietro a mode inutili ed artisti senza forza capaci di ballare per una solo estate ( quando va bene ). Una serata indimenticabile resa possibile dalla “follia” di Massimo Salari e degli Skyline , guide professionali ed intense di questo viaggio rock apprezzato da un teatro gremito. Da sottolineare il carattere benefico della serata, con l’intero incasso dell’evento devoluto all’Avis di Fabriano.

UN FOGLIO DI CARTA LUNGO IL NILO


“Un foglio di carta lungo il Nilo” è il nome dell’esposizione inaugurata venerdì 6 gennaio presso la pinacoteca civica Bruno Molajoli e che suggella un importante legame tra Fabriano e l’Egitto.
          Si tratta di una raccolta di opere d’arte in cui 65 artisti si sono uniti per testimoniare l’attività artistica che, a Fabriano, sta trovando sempre più fermento grazie alle numerose iniziative organizzate negli ultimi anni. Non si tratta solamente di nomi locali ma va annoverata la presenza, all’interno dell’esposizione, di opere di artisti altisonanti nel panorama nazionale, come Pedrazzini, Lughia e Lattanzi.
           La mostra è curata da InArte con il patrocinio del Comune di Fabriano (assessorato alla cultura e assessorato al turismo),  del Centro di Cultura Egiziana in Roma e della Fondazione Carifac.
          Le opere esposte sono a tema libero: infatti sono  rappresentati soggetti diversissimi tra loro, dai paesaggi agli animali, dai clown a soggetti astratti, così come diversi sono gli stili e le tecniche che contraddistinguono gli artisti. Attraversando con lo sguardo le varie opere e saltando così da un’estremità all’altra del personale modo di fare arte, si trova un’unità nel vedere come gli artisti diano con le loro pennellate una testimonianza tangibile della città di Fabriano nel mondo, poiché tutte le opere sono state realizzare su carta artistica di Fabriano,  filo conduttore della mostra.
           L’esposizione sarà aperta fino al 16 gennaio presso la pinacoteca civica e potrà essere visitata dal martedì alla domenica. Terminata l’esposizione fabrianese le opere verranno trasferite a Roma, dove dal 20 al 27 gennaio saranno esposte presso l’Ufficio culturale Egiziano, e infine verranno trasportata al Cairo. Nella città egiziana le opere saranno esposte in maniera permanente all’interno di un ospedale oncologico pediatrico, che verrà così “colorato” in nome della città.
La mostra ha riunito moltissimi degli artisti attivi sulla scena locale e non solo, con una moltitudine di opere che rappresentano un mezzo efficace per testimoniare l’attivismo della città di Fabriano in ambito artistico e per ampliare gli orizzonti verso un paese culturalmente all’avanguardia, grazie al carattere itinerante di questa particolare esposizione, senza dimenticare ovviamente la funzione sociale che ancora una volta InArte vuole raggiungere con questa attività.