giovedì 23 febbraio 2012

ARTEDONNA 2012:INCONTRO ARTISTICO DEDICATO ALLA FESTA DELLA DONNA - 3°edizione



comunicato stampa

A cura di: Anna Massinissa  con InArte

col patrocinio di:  Città di Fabriano – Ass. alla Cultura
Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana
MIBAC Direzione Regionale per i Beni Culturali delle Marche


Presso: Pinacoteca Civica B. Molajoli, Fabriano

Dal 3 marzo al 1 aprile 2012
Inaugurazione: sabato 3 marzo ore 17.30.



ARTEDONNA, per questa terza edizione, evolve e non è più solo il connubio consueto dei due territori di Fabriano e Gubbio, ma allarga i suoi orizzonti attraverso la MAILART a tutto il territorio Italiano, fino alla Germania, fino a territori europei altri, fino alla presenza di artiste ed artisti di nazionalità extra europee.
Circa 150 artisti – circa 500 opere in formato cartolina, quelle ad oggi arrivate a Fabriano nonostante la neve delle scorse settimana – ed in arrivo opere ulteriori preannunciate via web dai rispettivi artisti che hanno aderito all’iniziativa.
Un connubio di Artisti dunque, legati alla comune volontà di commemorare l’8 marzo attraverso l’incontro e l’esposizione delle rispettive opere, tutte, rigorosamente dedicate al mondo ed alla sensibilità femminile.
Colori, firme, testi, figure, comunicazione visiva, concentrati in pochi cm/quadrati di carta, in forme espressive, messaggi, ricordi e profumi – e di nuovo, anche quest’anno,…” una molteplice testimonianza di tante vite, raccontate fra le pennellate di ogni opera: ovunque sempre presente la marcata testimonianza di cosa il mondo femminile evoca per ciascun artista, per raccontare un vissuto e raccontare una propria personale storia.”


Note tecniche:

- Titolo della mostra è  “ArteDonna 2012: incontro artistico dedicato alla festa della donna ” – evolve a Fabriano da un’idea tradizionale consolidata negli anni 2010 e 2011 in una nuova forma di esposizione, quella della mailart, che seppur meno consueta nel nostro territorio, tecnicamente di nuovo non ha nulla, essendo frequenti le manifestazioni del genere in tutto il territorio italiano.          
E’ stato chiesto agli Artiste partecipanti di interpretare l’argomento in totale libertà intellettuale, secondo l’esperienza e la tecnica preferite da ciascuno, con l’intento di creare una marcata testimonianza del proprio percorso Artistico e di vita, partecipando anche una molteplicità di opere formato cartolina.

- Le opere sono state consegnata o spedite imbustate nei canoni dell’arte postale

“………Da wikipedia: La mail art è «una pratica artistica d'avanguardia che consiste nell'inviare per posta cartoline, buste, e simili, rielaborate artisticamente.»
  La mail art è, contemporaneamente, il messaggio spedito e il mezzo attraverso cui è spedito.
È uno dei più longevi movimenti artistici della storia. Per essere precisi, una rete amorfa di Mail artisti, composta da migliaia di partecipanti provenienti da oltre cinquanta paesi, si è evoluta dagli anni ’50 agli anni ’90 a partire dall’opera di Ray Johnson, che l'ha codificata nel 1962 a sua volta influenzato da gruppi precedenti, in primis il futurismo con i collaggi postali di Ivo Pannaggi (1920), poi Dada e i contemporanei del gruppo Fluxus.Una caratteristica tipica della Mail art è quella dello scambio non commerciale; la Mail art degli inizi era, in parte, una cerchia esclusiva di gallerie d’arte ed eventi che non prevedevano la presenza di una giuria. Un presupposto della Mail art è che "i mittenti ricevono", nel senso che non ci si deve aspettare di ricevere Mail art senza partecipare attivamente al movimento.
I mail-artisti solitamente si scambiano opere in forma di lettere illustrate, fanzine, timbri, buste decorate o illustrate, figurine d’artista (artist trading cards), cartoline, "francobolli d’artista" (artistamp), interviste postali e oggetti tridimensionali come – ad esempio – i 'Libri d'Artista' Artist-Book. Tra i mailartisti italiani è doveroso ricordare: Piermario Ciani, Vittorio Baccelli, Enrico Baj, Guglielmo Achille Cavellini, Vittore Baroni, Anna Boschi e Pablo Echaurren che saltuariamente ha partecipato al circuito.
Oltre all’attività dei mail-artisti informali esiste nella storia un’ampia serie di esempi creativi spediti per posta. L’esempio più familiare sono le illustrazioni sulle buste con il timbro del primo giorno di emissione, che i filatelici chiamano buste "primo giorno" (first day cover), ma i mail-artisti si occupano di un altro tipo di "lettere decorate", insieme a una vasta gamma di altri procedimenti e supporti come i timbri e la creazione di "francobolli d’artista" (Artistamp). Tradizionalmente, ma non sempre, la Mail art si distingue dalla semplice "arte spedita", arte che non sfrutta il servizio postale, ma rimane semplicemente arte spedita per posta.


In parallelo ArteDonna – come di tradizione - si svolge anche a Gubbio con una mostra collettiva d’arte tradizionale alla quale siamo sinergicamente collegati – la mostra di Gubbio è curata da: Associaz. Culturale Nautartis con il Comune di Gubbio – Ass. alla Cultura

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Espongono:
Enrica Andreoni
Vitaliano Angelici
Simonetta Arcangeli
Paola Baldassini
Rossella Baldecchi
Luigi Ballarin
Anna Maria Banwinkler
Renzo Barbarossa
Tiziana Bargagnati
Alessandra Barocci
Alessandra Barocci
Patrizia Battaglia
Giuliana Bellini
Luisa Bergamini
Carla Bertola
Brigitte Billiard
Luigina Bo
Vilma Bongi
Anna Boschi
Franca Bozzetti
Marzia Maria Braglia
Laura Buccino
Maria Grazia Butti
Mara Grazia Calzone
Giovanna Capellini
Lamberto Caravita
Ennio Carconi
Rocco Cardinali
Alda Carletti
Franca Carugati
Anna Carusi
Luisa Casaglia
Gloria Cavazzini
Elena Cella
Lucia Cenni
Daniele Cinquini
Luigi Cioli
Miki Cobelli
Carla Colombo
Carmela Corsitto
Mariagrazia Dardanelli
Francesca De Lorenzi
Michele De luca
Maria Cristina De Maria
Antonietta Del Vecchio
Luce Delhove
Claudio Depaolis
Gerardo Detta
Adriano Di Giacomo
Concetta Di Giacomo
Mariangiola Dottori
Fausto Duca
Gennaro Esca
Luigina Ferretti
Caty Fiol
Fabio Fondacci
Emanuela Fratini
Mazzara Gabriele
Laura Gaddi
Ruben Gagliardini
Roberta Gagliardini
Anna Gallo
Luisa Gianfelici
Elena Gianni
Tiziana Gissi
Valentina Gregoric
Mori Hisako
Carlo Iacomucci
Velia Iannotta
Anna Maria Jodice
Judah Kanos
Soha Khalil
Roberto Latini
Paolo Lattanzi
Letizia Lisi
Maria Lucchese
Lughia
Oronzo Luzi
Enrico Luzi
Cristina Majorana
Lucia Marcucci
Ugo Martino
Gerardo Marzullo
Anna Massinissa
Renato Mearelli
Italo Medda
Massimo Melchiorri
Claudia Melchiorri
Maria Cristina Memè
Marisa Menchetti
Mauro Molinari
Valentina Monacelli
Barbara            Monacelli
Graziella Mori
Anna Nikolova
Franco Nuti
Manlio Onorato
Pinuccia Pagnoni
Rossella Passeri
Erica Passoni
Maria Alfonsa Perego
Alessandro Perini
Maria Teresa Mitti Piantanida
Vanessa Pignalosa
Caterina Prato
Nadia Presotto
Sforza Primarosa Cesarini
Tiziana Prosperi
Antonella Prota Giurleo
Rosella Quintini
Anna Ravera
Rossella Ricci
Sabrina Riccitelli
Carmen Rispigliati
Jacopo Ruggeri
Giuseppe Salerno
Claudio Schiavoni
Laura Schiavoni
Anna Francesca Schiraldi
Eliana Sci
Miriam Selvetti
Eugenia Serafini
Cesarina Sforza
Alessandra Spagnolo
Lucia Spagnuolo
Vinia Tanchis
Roberto Tosato
Rossana Trentin
Paola Verole Bozzello
Rosanna Veronesi
Angela Villa Noya
Edith Viola
Vania Viola
William Zampa
Maria Pia Zepponi
Franco Zingaretti
Arianna Zuccaro



Per info: InArte Ass. culturale Fabriano 0732 23114 / 3483890843

martedì 21 febbraio 2012

OCCIDENTE SOLITARIO - Sabato 25 febbraio Teatro Gentile Fabriano






La storia è ambientata in un piccolo villaggio dell’ Irlanda, ma non in quanto rappresentativo di se stesso, è piuttosto un luogo universale dove i personaggi ed i fatti raccontati sono rappresentativi di una società di disadattati in una condizione di solitudine ed indifferenza.

In un mondo immerso nella crudeltà, nell’aggressività e nella disperazione… portando all’estremo i rapporti tra i personaggi si arriva ad un livello di assurdità pura e semplice, su questo livello il dramma diventa una commedia nera, dove il delirio e la stravaganza sono tessuti delicatamente attraverso un umorismo eccentrico, cinico ed ironico.


mercoledì 1 febbraio 2012

SCRITTO UN ALTRO CAPITOLO DI STORIA LOCALE




“I Fogliardi nella vita culturale e patriottica dell’Ottocento” è il titolo del volume recentemente pubblicato dal medico fabrianese Paolo Latini. Si tratta di un testo a carattere storico che ripercorre le vicende di Palazzo Fogliardi, storico edificio cittadino demolito, e dei personaggi che vi abitavano nell’Ottocento, con particolare attenzione all’artista Raffaele, al patriota Domenico e al musicista Annibale.
Il volume è stato presentato alla cittadinanza sabato 14 gennaio presso il negozio Regalobello, grazie ad un incontro organizzato dall’Associazione per la tutela e la valorizzazione del centro storico di Fabriano, presieduta da Paolo Panfili.
L’incontro è stato un’occasione per parlare del volume e quindi della famiglia Fogliardi grazie non solo al contributo dell’autore del libro, ma anche dell’autorevole voce di due docenti universitari presso l’Ateneo di Perugia: il professore di storia contemporanea Gian Biagio Furiozzi e il professore di Storia dell’Arte Moderna Fabio Marcelli.
Gian Biagio Furiozzi ha espresso il personale apprezzamento nei confronti del libro che, pur non essendo stato scritto da uno storico di professione bensì da un medico, si presenta curato nei dettagli e narrativamente interessante. Il professore ha poi parlato in maniera più dettagliata della figura di Domenico Fogliardi, personaggio attivo nell’ambito del movimento patriottico. Il professor Marcelli ha invece approfondito la figura dell’artista Raffaele Fogliardi attraverso un excursus di immagini che testimoniano l’intensa attività artistica del personaggio che, tra le sue opere, vanta le decorazioni interne del teatro di San Severino Marche. Infine l’autore del libro, Paolo Latini, ha focalizzato l’attenzione sulla vita all’interno di palazzo Fogliardi, in cui lui stesso ha trascorso con la propria famiglia parte della sua vita.
Il palazzo, sito un tempo in via Gianbattista Miliani, era caratterizzato da un clima culturale fecondo, grazie anche alla presenza di due celebri personaggi della vita culturale fabrianese che lì abitavano, ovvero Bruno Molajoli e la poetessa Anna Malfaiera.
L’incontro, a cui la partecipazione è stata molto numerosa, ha permesso a molti cittadini di conoscere la storia del palazzo e dei fabrianesi illustri che vi vivevano: insomma un’evidente testimonianza del fatto che Fabriano è una città da studiare e scoprire, una città i cui trascorsi troppo spesso rimangono chiusi all’interno delle biblioteche. Il lavoro di Paolo Latini è la testimonianza che non tutto è già stato scritto in merito alla storia locale. Che sia anche un buon auspicio per il futuro?