lunedì 16 aprile 2012

IL SOGNO SFUMATO DELLA LIRICA A FABRIANO: PARLA EZIO MARIA TISI


Tutti sarete venuti a conoscenza della tortuosa vicenda della lirica a Fabriano. La nostra città avrebbe dovuto ospitare, dopo il successo della Traviata, l'opera il Rigoletto, in programma per il 13 e il 14 aprile. Il tutto a costo zero visto che, grazie alla collaborazione tra l'associazione "Fabriano Incontra" ed il direttore artistico dell'opera di Baltimora George Lalov, il Baltimora Opera Theatre avrebbe messo in scena lo spettacolo senza chiedere nulla alla nostra amministrazione comunale. Tra l'altro Lalov, folgorato da Fabriano e dal suo Teatro, aveva messo in piedi l'ambizioso progetto di portare stabilmente la lirica in città con la formazione di un'accademia e con la creazione di un festival annuale. Tuttavia dopo degli iniziali accordi (solo verbali) con l'amministrazione comunale, i rapporti con Lalov sono diventati sempre più tesi e sono emersi problemi di vario genere, come quello sui locali da assegnare all'accademia..Il logoramento dei rapporti tra un Lalov che credeva nella città e un'amministrazione comunale che si è dimostrata (come il direttore dell'opera di Baltimora ha dichiarato) sempre più disinteressata verso la lirica, ha portato all'annullamento del Rigoletto (comunicato appena il giorno prima dello spettacolo!) e allo sfumare di tutti gli altri progetti (accademia e lirica) che avrebbero potuto arricchire culturalmente e turisticamente la città.
Riporto di seguito il comunicato scritto dal maestro Ezio Maria Tisi, ovvero colui che ha portato il maestro Lalov a Fabriano:

In riferimento alla dichiarazione del sindaco Sorci sul Messaggero di sabato 14 aprile 2012

Dato che il sindaco Sorci ci  tiene tanto a dire come sono andate realmente le cose,cominciamo subito con il fatto che” la compagnia non avrebbe neppure prenotato gli alberghi.”
Presso l’Hotel Janus di Fabriano esiste la prenotazione per tutta la compagnia effettuata direttamente dal Teatro Lirico d’Europa nella persona del direttore artistico Giorgo Lalov il 19 marzo scorso per le notti del 12 e 13 aprile, dato che dopo la recita del 14 la compagnia si sarebbe rimessa immediatamente in viaggio come per La Traviata del novembre scorso.

“Nessun ripensamento da parte del Comune ma pretese inaccettabili da parte dell’Opera di Baltimora; la pretesa di avere a disposizione locali comunali di pregio quali il ridotto del Teatro Gentile e l’Oratorio della Carità non stava né in cielo né in terra.” Dichiara Sorci

Premesso che i locali in questione erano tre stanze totalmente inutilizzate, come tutto il resto del palazzo ex comunale,a fianco del ridotto del Teatro Gentile e la possibilità di poter utilizzare, in concertazione con l’assessorato addetto,il ridotto del teatro in occasioni didattiche particolari aperte anche al pubblico,nessuno ha mai chiesto e men che meno preteso tali locali che furono invece proposti dall’Amministrazione Comunale al M° Lalov in presenza di alcuni componenti il Centro Studi” Fabriano Incontra”.Dell’Oratorio della Carità poi non se ne è proprio mai parlato anche perché non era di alcun interesse per tale progetto.

 Se il sindaco pensava di non poter “vincolare questi locali” perché non lo ha detto subito,invece di far passare mesi e mesi e rendere inutile il lavoro di molte persone per la realizzazione di detto progetto?

  Se il sindaco riteneva impossibile realizzare il progetto dell’Accademia ed altrettanto impossibile concedere i locali, ci chiediamo perché  esso sia stato inserito dall’Amministrazione Comunale nel progetto dell’UNESCO e tuttora  ci sia?

Il fatto che l’Opera di Baltimora abbia poi potuto cancellare così all’ultimo momento gli spettacoli previsti è stato possibile soltanto perché il sindaco non ha mai firmato un contratto con la compagnia come normalmente accade ovunque,così come ha sempre traccheggiato e non firmato alcun impegno morale (visto che economicamente non è mai stato chiesto nulla al Comune) per il progetto previsto lo scorso anno e tanto sbandierato dall’amministrazione stessa soltanto per farsi grande nei confronti dell’opinione pubblica, così come non fu firmato alcun contratto, sempre da parte del Sindaco, per l’esecuzione della Traviata nel novembre scorso.

Ora che le cose non sono andate come gli avrebbero fatto comodo, dovrebbe semplicemente assumersi le proprie responsabilità e non tentare di scaricare,come solito,la responsabilità  delle proprie decisioni su altri.
  Perché tutto ciò viene fuori solo ora ,dopo quel che è successo, e non al momento dovuto?
 L’ennesimo tentativo di salvare la faccia? Le persone non sono stupide e sarebbe ora che il sindaco se ne rendesse conto una volta per tutte

Da ultimo , visto che il sindaco dichiara che “non si possono pretendere locali di pregio quali il Ridotto del Teatro e l’Oratorio della Carità  per tale attività”, vorremmo precisare che un ‘Accademia Internazionale di Perfezionamento Lirico è di altrettanto pregio: o forse il sindaco non ritiene l’arte del” belcanto” un ‘arte pregevole?
                                                                                                                       Ezio Maria Tisi